Nei loro occhi è già un parco fluviale

Un giorno con i volontari del “Campo della Legalità” dell’ARCI sul terreno confiscato alla ‘ndrangheta

di Giuseppe Laquaniti* – Da domenica scorsa, 18 scout provenienti dall’Emilia Romagna si trovano a Rosarno per prendere pane al “Campo della legalità” promosso dall’Arci di Reggio Calabria, allo scopo di cooperare ai lavori di bonifica dei terreni di contrada Alimastro, confiscati alla mafia ed assegnati dal Comune in gestione al Consorzio “Terre del Sole”.

11811540_1012809258754048_649373027897728805_nI ragazzi tra i 18 e i21 anni, appartenenti all’Agesci Faenza 3, si sono subito dati da fare in contrada Alimastro, “sporcandosi le mani” nei lavori di riassetto dell’area dove verrà realizzato un Parco fluviale. I primi lavori – ci racconta Andrea- li abbiamo avviati sotto la guida di alcuni volontari di Legambiente, in particolare abbiamo rimosso dall’argine del fiume i rifiuti sedimentati ormai da troppo tempo e in un secondo momento abbiamo effettuato la potatura di pane del canneto ai fini di recuperare un vecchio pozzo. Per noi è un piccolo gesto che speriamo possa portare a grandi cambiamenti». Chiediamo a Camilla le ragioni che l’hanno spinta a lasciare il mare della costa romagnola per venire in Calabria a sudare le proverbiali sette camicie «Le ragioni sono molteplici, sicuramente una è quella di conoscere e vivere in prima persona una realtà profondamente diversa dalla nostra e della quale abbiamo sempre e solo sentito parlare,senza mai aver avuto la possibilità di agire concretamente. La condizione in cui versava il terreno era ed è senza alcun dubbio molto critica, per questo ha destato in noi non poco stupore e amarezza» .

11825752_1012810462087261_7405037117631613719_nPer Giovanni la prima impressione è stata quella di una potenziale oasi ridotta all’estremo degrado: «Il luogo che si è presentato davanti ai nostri occhi era si un appezzamento di terreno parzialmente coltivato che si affacciava su un ampio fiume circondato da lunghi canneti, ma anche una discarica a cielo aperto, nella quale erano presenti materiali di ogni gene- re, come amianto e bachelite». Ai ragazzi del campo con cui si è incontrata, Celeste Lo Giacco, segretaria della Flai- CGIL del Comprensorio di Gioia Tauro, ha detto che «c’è bisogno di un sindacato moderno e vicino ai braccianti,contro il caporalato e le schiavitù. Potremmo definirlo un sindacato di strada che difende quotidianamente la dignità del lavoratore». «Una vera e propria ricchezza» per il progetto “Mestieri Legali” ha definito i campi di lavoro Arci il direttore del Consorzio “Terre del Sole”, Giuseppe Carrozza: «Una sana commistione di culture di origine che si fonda sull’impegno volontario, così quello che gli occhi vedono come un terreno incolto e ricolmo di rifiuti in realtà per questi ragazzi di Faenza è già un parco fluviale in cui trascorrere giornate serene nel nome della legalità. Questa prima fase progettuale è da subito intensa, perché vogliamo riconsegnare questo bene al territorio».

 

*Corrispondente Gazzetta del Sud – Pubblicato il 05-08-2015

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