Pesca sostenibile: gli artigiani di Torre Guaceto e le nuove reti

Nuove reti per i pescatori di Torre Guaceto grazie al progetto Cap.

Continua il lavoro per la creazione della comunità degli agricoltori e dei pescatori del Salento, grazie al sostengo della Fondazione con il Sud.

Tanti i progetti ideati e realizzati da un anno a questa parte e numerose le iniziative ancora in cantiere.

Altissima l’attenzione sul piano per la pesca sostenibile.

Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto insieme a Slow Food Alto Salento è stato il primo, già anni addietro, tra gli enti similari a redigere un protocollo di questo tipo.pescatori2

Il piano prevede che siano autorizzati alla pesca solo gli artigiani professionisti del territorio, che le reti abbiano una
maglia larga in modo tale che sia possibile scongiurare la cattura di pesci giovani che possono ancora riprodursi, che l’attività si svolga esclusivamente in aree prestabilite, ed una sola volta a settimana.

Un protocollo vincente che, unito a tutte le altre innumerevoli azioni di governance della Riserva, ha portato Torre Guaceto in vetta alla lista delle Aree Marine Protette italiane meglio gestite. Un protocollo che oggi è in
fase di attuazione anche nelle altre Aree Cap, ossia quella di Porto Cesareo e Ugento.

Quelli della riduzione dell’impatto antropico sul mare e della promozione di una migliore coscienza ed etica gastronomica sono temi molto cari al Cap e i pescatori sono il cuore di ogni progetto nel campo della pesca sostenibile. E’ per questo motivo che, partendo dagli artigiani di Torre Guaceto, oggi, Slow Food Alto Salento, capofila del progetto Cap, avvia la distribuzione di nuovi attrezzi da lavoro ai propri pescatori.

Tavolo di lavoro sui protocolli per la pesca sostenibile

Proseguono i lavori nell’ambito del progetto Cap Alto Salento, per la creazione di una comunità degli agricoltori e dei pescatori del Salento, finanziato da Fondazione con il Sud.

Al tavolo, Slow Food Alto Salento, capofila, la cooperativa di pescatori EMMA per l’area di Torre Guaceto e i rappresentanti dei parchi naturali partner: Riserva di Torre Guaceto, Parco Naturale di Ugento, la Riserva Naturale Litorale Tarantino Orientale, Area Marina Protetta di Porto Cesareo.

Sono in fase di ultimazione i nuovi protocolli per la pesca sostenibile.

Tanto impegno sul campo, perché il fine ultimo del piano Cap Alto Salento è tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio rappresentato dai saperi dei pescatori e degli agricoltori e dalla biodiversità dei prodotti della piccola pesca e dell’agricoltura locali, oltreché consolidare le politiche e le strategie di rete dei parchi coinvolti nel progetto, migliorando l’efficienza e l’efficacia nella protezione della biodiversità del territorio.

Il racconto del Cap con l’associazione “Civico 7”

Cap Salento ospite di Civico 7
Cap Salento ospite di Civico 7

Un’occasione per parlare del progetto, un’occasione per divulgare le esperienze acquisite sul campo e offrire spunti di riflessione per lo sviluppo di strategie di promozione territoriale virtuose.

Nell’ambito della kermesse “Pensare una nuova Palagiano, scenario piano costa” dell’associazione locale “Civico 7”, i protagonisti del progetto Cap Salento, per la creazione della comunità degli agricoltori e dei pescatori, hanno narrato l’esperienza acquisita fin ora e l’obiettivo di questo nuovo piano.

Nell’ambito dell’incontro, si è discusso della governance della Riserva di Torre Guaceto, del modello di pesca sostenibile ideato e realizzato in loco con la collaborazione di Slow Food Alto Salento

e della cooperativa dei pescatori locali, Emma, del discipliare di agricoltura sostenibile del parco, e dell’importanza della replica di questo modello di sviluppo virtuoso che oggi va applicandosi anche nei parchi di Ugento, Porto Cesareo e in quelli del litorale tarantino con il progetto Cap.

Il progetto Cap Salento – Comunità degli agricoltori e pescatori del Salento

Slow Food Alto Salento e rappresentanti dei parchi di riferimento
Slow Food Alto Salento e rappresentanti dei parchi di riferimento

Il piano Cap Salento, finanziato dalla Fondazione con il Sud, nell’ambito del Bando Ambiente 2015, è finalizzato a favorire interventi di prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno delle Aree Naturali Protette presenti nelle 6 regioni del Sud.

Capofila della programmazione è l’Associazione Slow Food Alto Salento. Partner del piano: il consorzio di gestione di Torre Guaceto, la cooperativa di pescatori EMMA per l’area di Torre Guaceto, il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, la cooperativa di pescatori Padre Pio per l’area di Ugento, la Riserva Naturale Litorale Tarantino Orientale, le associazioni Apulia Activa e Profilo Greco per l’area di Manduria, il Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Porto Cesareo, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.

Nomi altisonanti, enti che sotto l’egida Slow Food nei prossimi due anni completeranno i percorsi avviati nelle singole Aree Protette condividendone le buone pratiche e generando azioni di rete che prevedano la creazione di presìdi territoriali, la tutela delle cultivar e delle tradizioni artigianali locali, nonché la sensibilizzazione su queste tematiche.

Slow Food Alto Salento e pescatori della comunità
Slow Food Alto Salento e pescatori della comunità

Il fine ultimo del piano CAP ALTOSALENTO è tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio rappresentato dai saperi dei pescatori e degli agricoltori e dalla biodiversità dei prodotti della piccola pesca e dell’agricoltura locali, oltreché consolidare le politiche e le strategie di rete dei parchi coinvolti nel progetto, migliorando l’efficienza e l’efficacia nella protezione della biodiversità del territorio, mediante la creazione di comunità.