Bambini alla scoperta della “giatedda” ed è festa

DSC_0951Un sapore che viene dalla terra quello del pomodorino di Manduria, ma che diviene raffinato con tutta la storia che racchiude in sé: una storia fatta di lavoro e abitudini oltre che di sensazioni al palato.

Con la terza sessione del progetto CAP Salento, con l’aiuto dello staff delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino e grazie alle associazioni Apulia ASD e Profilo Greco, si riscoprono le vecchie usanze delle famiglie contadine, con la loro gestualità quasi magica nella loro spontaneità e che si traducono nella preparazione della cosiddetta “giatedda”.IMG_7651

Non occorrono chef stellati per la sua preparazione, ma solo cuore e capacità di saper gustare i sapori più elementari del genuino olio extravergine d’oliva, del sale, dell’origano e del pomodoro, ingredienti protagonisti della preparazione, insieme alle frise che assumono un’aura di sacralità, assorbendo l’intingolo preparato dagli alunni. Ingredienti semplici che ricordano di quanto i bambini siano così poco abituati alle merende sane e di quanto poco sappiano circa la preparazione di quel che mangiano.

DSC_0977Scegliere pomodorini e, come un rito, accompagnarli nell’acqua per prepararli ad essere uniti ad altri ingredienti, dopo essere stati ridotti quasi in polpa, non è immediato per tutti, soprattutto a nella giovane età, fatta di incoscienza, ma anche di quella sana curiosità che rende anche il gesto più semplice e ripetitivo, una scoperta. E all’improvviso la soddisfazione e la fame, tanta fame, da voler mangiare tanta “giatedda” per tornare a casa quasi sazi di pomodorino e delle sane abitudini della gastronomia salentina.

Ecco il CAP Salento nelle scuole: scoperta e curiosità.

Da scolari a piccoli contadini: al via le coltivazioni del pomodorino di Manduria

Prudenzano - 2 sess - 3I giardini della scuole aderenti al progetto CAP Salento, e precisamente l’I.C. F. Prudenzano, I.C.  Don Bosco, I.C. Michele Greco di Manduria e I.C. Papa Giovanni XXIII di Sava, iniziano a colorarsi di Primavera e ad animarsi dei sorrisi dei piccoli scolari che si sono trasformati, dopo la prima sessione teorica, in piccoli contadini, sotto l’attenta ed esperta guida degli operatori delle Associazioni Profilo Greco e Apulia Activa.

Zappe, rastrelli, terreno arato e preparato per la semina e tanta curiosità da parte di chi ha provato nuove esperienze sensoriali legate agli odori e al tatto di quei semi, per alcuni, mai toccati prima. Perché il progetto CAP SALENTO non è solo un semplice ricordare le proprie radici, ma anche imparare a conoscere i ritmi e i sottili meccanismi di Madre Natura.Marugj 2 sess

Mani al lavoro quindi, semi da selezionare, concimare, coltivare e attendere, all’ombra di quei mandorlo, quasi in fiore, di quel che si spera sarà il pomodorino di Manduria, da guardare ed assaporare.

Work in progress in attesa della terza sessione d’incontro che sarà interamente dedicata all’assaggio del pomodorino con un laboratorio del gusto delle Riserve del litorale tarantino.