Da scolari a piccoli contadini: al via le coltivazioni del pomodorino di Manduria

Prudenzano - 2 sess - 3I giardini della scuole aderenti al progetto CAP Salento, e precisamente l’I.C. F. Prudenzano, I.C.  Don Bosco, I.C. Michele Greco di Manduria e I.C. Papa Giovanni XXIII di Sava, iniziano a colorarsi di Primavera e ad animarsi dei sorrisi dei piccoli scolari che si sono trasformati, dopo la prima sessione teorica, in piccoli contadini, sotto l’attenta ed esperta guida degli operatori delle Associazioni Profilo Greco e Apulia Activa.

Zappe, rastrelli, terreno arato e preparato per la semina e tanta curiosità da parte di chi ha provato nuove esperienze sensoriali legate agli odori e al tatto di quei semi, per alcuni, mai toccati prima. Perché il progetto CAP SALENTO non è solo un semplice ricordare le proprie radici, ma anche imparare a conoscere i ritmi e i sottili meccanismi di Madre Natura.Marugj 2 sess

Mani al lavoro quindi, semi da selezionare, concimare, coltivare e attendere, all’ombra di quei mandorlo, quasi in fiore, di quel che si spera sarà il pomodorino di Manduria, da guardare ed assaporare.

Work in progress in attesa della terza sessione d’incontro che sarà interamente dedicata all’assaggio del pomodorino con un laboratorio del gusto delle Riserve del litorale tarantino.

Tavolo di lavoro sui protocolli per la pesca sostenibile

Proseguono i lavori nell’ambito del progetto Cap Alto Salento, per la creazione di una comunità degli agricoltori e dei pescatori del Salento, finanziato da Fondazione con il Sud.

Al tavolo, Slow Food Alto Salento, capofila, la cooperativa di pescatori EMMA per l’area di Torre Guaceto e i rappresentanti dei parchi naturali partner: Riserva di Torre Guaceto, Parco Naturale di Ugento, la Riserva Naturale Litorale Tarantino Orientale, Area Marina Protetta di Porto Cesareo.

Sono in fase di ultimazione i nuovi protocolli per la pesca sostenibile.

Tanto impegno sul campo, perché il fine ultimo del piano Cap Alto Salento è tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio rappresentato dai saperi dei pescatori e degli agricoltori e dalla biodiversità dei prodotti della piccola pesca e dell’agricoltura locali, oltreché consolidare le politiche e le strategie di rete dei parchi coinvolti nel progetto, migliorando l’efficienza e l’efficacia nella protezione della biodiversità del territorio.